Who killed Pablo?

Il Realismo magico è una corrente pittorica e letteraria in cui elementi di fantasia vengono inseriti in un contesto realistico. C’è una storia, dunque, e poi c’è l’assurdo, il paranormale.

Dal 1972 al 1993 la Colombia è stata protagonista di un racconto dell’orrore reale e sovrannaturale insieme. La trama è complessa, pesante, si snoda a fatica tra corpi mutilati, animali esotici, relazioni internazionali, quintali di coca, plata e plomo in egual misura. Ci sono molti comprimari, ma un solo attore: Pablo Escobar, l’uomo che “fa”, l’elemento inconcepibile in grado di plasmare la realtà a suo piacimento, di mutare quello che una volta era il “paradiso del caffè” nell’inferno che produce il 90 % della droga consumata nel mondo. Così, all’indomani della sua morte, anch’essa straordinariamente magica, scrive la rivista Semana: “ha trasformato il linguaggio, la cultura, la fisionomia e l’economia di Medellin e dell’intero Paese (…) A causa sua, è stato cambiato il sistema giudiziario, si è ripensata la politica penitenziaria e si sono trasformate le Forze Armate”.

Eccolo, il realismo magico. Sembra incredibile, solo che non lo è. Anche per questa ragione certe storie continuano ad essere l’oggetto di narrazioni mediali.

La seconda stagione di Narcos, serie prodotta da Netflix e creata da Chris Brancato, si è appena conclusa con un episodio che ha la portata emotiva di un giro sulle montagne russe, sballottolati, con un vago senso di nausea, i capelli scompigliati e quella profonda tristezza delle cose che finiscono. Siamo così, spettatori attoniti di una morte che conoscevamo già e di altri lutti, alcuni molto meno prevedibili. Anche se lo sappiamo che non è finita davvero finché non è finita e che quello che verrà, con molta probabilità, sarà anche peggio.

Il re è morto. Lunga vita ai re”.

E tra quelli che restano, dopo lo scacco al re, c’è, tanto nella finzione quanto nella realtà , Diego Murillo Bejarino, per tutti Don Berna, una carriera iniziata al fianco di Escobar e poi sul fronte opposto tra i Los Pepes per distruggere il cartello di Medellin, pezzo dopo pezzo, fino a diventare leader terribile dell’AUC (United Self-Defense force of Colombia), gruppo paramilitare di estrema destra, e del cartello L’Oficina de Envigado. Dietro di lui massacri che non si contano e atti di barbarie indicibili.

Sullo schermo Don Berna ha il volto e la stazza di Mauricio Cujar Hidalgo, attore e personaggio televisivo colombiano, con cui ho scambiato due chiacchiere sulla serie, sull’accento brasiliano di Moura e, naturalmente, su Pedro Pascal!

C. A Narcos sono state mosse molte critiche, persino dal figlio di Pablo Escobar, alcune di queste riguardavano la rappresentazione stereotipata della Colombia e della sua gente. La stessa cosa è accaduta anche in Italia con Gomorra, serie che racconta della criminalità a Napoli e che è stata accusata, soprattutto dalla classe politica, di diffondere un’immagine negativa della città. Da colombiano cosa ne pensi?

Some criticism has been made to Narcos, even from Pablo Escobar’ son. Some of that criticism was related to a stereotyped representation of Colombia and its people. The same thing happened in Italy with Gomorra, a tv series who enacts organized crime in Napoli and it has been accused – especially from politicians – to spread a negative picture of the city. As a Colombian, what do you think about it?

M. Come colombiano penso che qualunque produzione (tv o cinema) che mostri una realtà di un paese che ha sofferto tanto a causa del narcotraffico e del terrorismo, faccia discutere molto, sia in positivo che in negativo, in relazione a come la si vuole vedere. Dal punto di vista della produzione, della fotografia, degli scenari e della recitazione credo che sia stato fatto molto bene. Se la si vede dal punto di vista di come abbia influito sulla Colombia è evidente che siamo di fronte ad una storia triste in un’epoca buia , una storia che dobbiamo tenere a mente perché non si ripeta. La gente non capisce che quella che sta vedendo è solo una combinazione di realtà e finzione. Tuttavia, rispetto le opinioni e i punti di vista di ognuno. L’importante è che il pubblico ci veda come attori che recitano con coraggio e passione in ogni scena.

As a Colombian, I think that any film production who shows the reality of a country who suffered a lot because of narcotraffic and terrorism, will get people talking, depending on on which side you want to see things, positively or negatively. From the film making, photography, scenes and acting point of view, I’m sure a very good job has been done. On the other side, considering how this production affected Colombian people, this is a sad story about a dark period that we have to keep in mind, in order not to make the same mistakes again. People don’t understand this is a combination of reality and fiction. However, I respect the opinions and the points of view of everyone. The most important thing is that they can look at us as we act, with courage and soul in every take.

C. Che ricordo hai di quegli anni in cui Escobar ha tenuto in scacco una nazione? C’era davvero chi lo considerava un Robin Hood?

What are your memories of those years where Escobar kept in check an entire nation? There was really someone who considered him as a Robin Hood?

M. Pablo Escobar ha danneggiato molta gente nel Paese, morti e distruzione di famiglie e anime per la sete di denaro e potere. Per le persone povere del nostro Paese ha costruito scuole, ospedali e ha donato molto denaro. Ha fatto questo perché la gente costruisse altari per adorarlo, ma non si può nascondere il sole con un dito. Per alcuni fu un demonio, per altri fu un dio.

Pablo Escobar has done a lot of damage to many people, causing death and destruction of entire families and souls for his thirst of money and power. For the poor people of our country, he built schools and hospitals and he gave a lot of money to them. He did like that so people could worship his figure. But you cannot hide the sun behind a finger, so for someone he was a demon while for someone else he was a god.

C. Com’è stato interpretare il personaggio di Don Berna? Immagino sia difficile interpretare la parte di qualcuno che esiste realmente?

How did you feel while playing Don Berna’s character? I suppose it was hard to play the part of someone who really exists.

donberna
A sinistra Mauricio Cujar Hidalgo in una scena di Narcos, a destra il vero Don Berna

M. Il personaggio di Don Berna è una persona fredda, calcolatrice…è come uno scacchista che pianifica le sue mosse per trarne vantaggio. Io l’ho visto in alcune interviste in carcere su Youtube. Lì ho potuto apprendere come parlava e come si muoveva. Non so se il vero Don Berna mi abbia visto, però ho cercato di mostrare un essere umano che per ambizione fa quello che deve.

The character of Don Berna represents a cold person and a schemer – he is like a chess player who plans his moves to take advantage of the situation. I watched him in some interviews from jail on Youtube. There I had the opportunity to study his manner of speaking and moving. I don’t know if the real Don Berna watched me but I tried to enact a human being who does what he has to do pursuing his ambition.

C. Sbirciando sul tuo account Instagram, ho notato uno straordinario affiatamento, soprattutto con Pedro Pascal -avete molti take insieme nella seconda stagione. Com’è stato lavorarci insieme? Lo conoscevi già?

I gave a peek on your Instagram account, and I noticed that there was a great chemistry between you and Pedro Pascal  – you have a lot of takes together in the second season. How was sharing the set with him? Had you ever met him before?

02/09/2016 con @pascalispunk #narcos2 #narcosseason2 #narcosandchill #narcos #donberna

Una foto pubblicata da Mauricio Cujar Hidalgo (@mauriciocujar) in data:

M. Non conoscevo Pedro Pascal, ma è stato un piacere condividere il set con lui, è un grande professionista come attore e fuori dal set è un grande amico. C’è stata molta chimica e per questo le nostre scene sono venute molto bene. Pedro è un mio caro amico e lo sarà per sempre. La nostra è davvero un’amicizia profonda.

I never met Pedro Pascal before this experience, but it was a big pleasure to share the set with him. He is a great professional as an actor and out of set he is a good friend. There was a lot of chemistry between us, that’s why our scenes came out really well. Pedro is a dear friend and it will be like this forever. It’s a deep friendship between the two uf us.

C. Sul web si leggono commenti ironici sull’accento brasiliano di Wagner Moura. Ora, da italiana non mi sono accorta della differenza e, anzi, l’ho trovato bravissimo. A me puoi confessarlo, che voto gli daresti?

On the web, you can read ironic comments on the brasilian accent of Wagner Moura. Now, as an Italian, I didn’t get the difference. Actually I found him very good. You can confess to me, what’s your mark on him about the accent?

Con el propio!!!! Wagner Moura.. #narcos orgullo mi hermano #narcos2 #narcosseason2 #narcosandchill #donberna #wagnermoura

Una foto pubblicata da Mauricio Cujar Hidalgo (@mauriciocujar) in data:

M. Secondo me il lavoro che ha fatto Wagner è da apoteosi, sublime ed incomparabile. Gli unici che possono parlare del suo accento sono i colombiani che sapevano che Pablo era di Medellin, aveva l’accento di Don Berna per intenderci. Tuttavia, Wagner ha fatto un così eccellente lavoro che molti si sono dimenticati di come Pablo Escobar parlasse davvero nella vita reale.

In my opinion, Wagner made an apotheotic, sublime and incomparable job. The only ones who can speak about his accent are the Colombians who know that Pablo was from Medellin and he had Don Berna’s accent. However, Wagner has done a job so amazing that a lot of people forgot how Pablo Escobar used to speak in the real life.

C. Netflix ha confermato la 3 e la 4 stagione di Narcos e dal colpo di coda del tuo personaggio, un’infame direi,  è evidente che dobbiamo aspettarcene delle belle. Mi puoi anticipare qualcosa?

Netflix confirmed the 3rd and the 4th season of Narcos, and based on the last “flick of the tail” of your character – a bastard I’d say – we may have a little fun for sure. Can you tell me some more about it?

M. Non so nulla di quello che accadrà, solo che sarò lì grazie a Dio e all’affetto che ha riscosso il personaggio di Don Berna nel mondo intero. Sono felice perché mi hanno scritto da tutto il mondo e questo mi fa sentire orgoglioso di questa produzione e della fortuna di esserci dentro.

I don’t know what’s gonna happen. The only thing I know for sure is that I’ll be there, thanks to God and to the affrection that the character of Don Berna obtained worldwide. I’m very happy because a lot of people wrote me from all around the world so this makes me very proud of this production, and lucky to be in it.

Grazie a Enrico Patrono e Silvia Elodia Fistetto per la traduzione. Ad Alessandro Ribaldo per il colore!